ADOLPHE SAX

Caratteristiche tecniche  Corpo senza laccatura, doppia chiave di portavoce, l’incisione presente sulla campana riporta il monogramma AS e la dicitura “n. 230103 Saxophone tenor en si♭breveté / Adolphe Sax à Paris / Fteur de la Mson Milre de l’Empereur”. Discendente al Si grave.

Indicazioni storiche  Nel 1841 Adolphe Sax, brillante costruttore di strumenti musicali di origine belga, da vita alla sua creatura presentandola dietro una tenda verde per il timore che qualcuno potesse rubargli l’idea. Nel 1842 si trasferisce a Parigi dove incontra Berlioz che, oltre ad elogiare il suo strumento, lo aiuta a reperire i finanziamenti per il suo progetto. Sax aveva l’esigenza di creare uno strumento che potesse competere con l’agilità tecnica e l’espressività degli archi e dei legni ma che, nello stesso tempo, avesse la potenza e la proiezione sonora degli ottoni così da poter essere ben sfruttato all’aperto. Per ottenere ciò applica all’oficleide, uno strumento in ottone oggi caduto in disuso e rimpiazzato dalla tuba, l’imboccatura ad ancia semplice di un clarinetto basso. E’ stato il primo docente di saxofono al Conservatorio di Parigi ed oltre che inventore e costruttore, è stato musicista, compositore, arrangiatore ed editore. Ha progettato dei timpani senza bacino semisferico, una sala da concerto ovoidale, un organo dal volume eccezionale alimentato dal motore di una locomotiva, un marchingegno per accordare simultaneamente e perfettamente tutte le corde del pianoforte ed i famosi Goudronniere, una sorta di “emanatori igienici” utilizzati per purificare l’aria di ospedali e sanatori. Il 21 marzo 1846 il saxofono viene brevettato a Parigi in due distinte famiglie: una per le bande in Si_b-Mi_b e l’altra in Do-Fa per l’uso prevalentemente orchestrale.  La tecnica costruttiva degli strumenti “Sax” è svincolata da qualsiasi tradizione, si avvale dei più moderni ritrovati della metallurgia e della meccanica, con una produzione più agile, versatile, veloce ed integrata che gli consente di costruire strumenti delle più diverse fogge e dimensioni ma tutti basati sullo stesso principio fisico. Diverse misure ma con proporzioni precise e determinate, affinché l’esecutore possa più agevolmente suonare strumenti di taglia diversa mantenendo la stessa diteggiatura.