SELMER Mark VI discendente

Caratteristiche tecniche  Corpo in ottone laccato, chiave alternata del Fa acuto, registrazioni articolate di Sol#, Fa acuto e Do# grave; caminetti dei fori allungati, collo rinforzato, chiavi in ottone martellato, risuonatori in nylon convessi, appoggio per il pollice della mano destra regolabile, spatola del Sib grave inclinata, respingenti in feltro sulle chiavi del Sib, Si, Do e Do# gravi. La campana è incisa con motivi floreali e riporta “H.SELMER (logo circolare) / SELMER / MADE EN FRANCE / ®”

Indicazioni Storiche  Il progetto di un saxofono alto discendente al La grave, o comunque l’idea di sviluppare uno strumento con la più ampia gamma di estensione e di chiavi, è sempre stata fonte d’interesse per gli interpreti di tutto il mondo. Molti costruttori si cimentarono nella progettazione di un saxofono con il La grave ma soltanto la Conn, la Couesnon e la  Selmer lo produssero. La prima vi si cimentò con il Conn O-Sax nel 1928, la seconda con l’alto Monopole Conservatories Serie I e la terza con l’alto Mark VI negli anni ‘60. Secondo il catalogo Selmer del 1972 il modello Selmer discendente al La era disponibile in due versioni: il 52A  senza la chiave del fa# acuto ed il 52AF con la chiave del fa# acuto. Perchè la Selmer produsse un simile saxofono? A dire il vero la letteratura saxofonistica che prevede l’uso del La grave è scarsissima, se non addirittura inesistente, probabilmente il successo del baritono discendente al La grave unitamente alla crescente popolarità della musica rock & roll, persuasero la Selmer dell’esistenza di un mercato per un simile prodotto. Il meccanismo del sax alto discendente al La grave è concepito come quello del baritono, con la chiave del La grave che viene messa in funzione dal pollice sinistro e che si trova leggermente al di sotto del supporto per il pollice sinistro. La spatola della chiave più bassa, alla quale è unito il meccanismo del La grave, funziona facilmente e senza sforzo. Il peso, oltre alle dimensioni della campana, crea qualche difficoltà. Furono prodotti e venduti soltanto alcune decine di strumenti, meno che tutti il modello 52AF. Alcuni musicisti ritenevano che la tubatura più lunga appesantisse il tono e la risonanza dell’intero strumento mentre altri musicisti lamentavano difficoltà di intonazione dei suoni gravi