Ophicleide Gautrot Marquet
Caratteristiche tecniche aerofono in ottone, di forma conica, 10 chiavi.
Indicazioni Storiche L’Ophicleide è un ottone costruito nel 1817 da Jean Hilaire Astè, più noto come Halary. Il suo nome deriva dalla fusione di due nomi: ophis (serpente) e cleide (chiave), da cui “serpente a chiavi”. Infatti questo strumento deriva dall’antico “serpentone”, strumento basso della famiglia dei cornetti rinascimentali, ma costruito in ottone anziché in legno, rivestito da cuoio, con l’aggiunta di 10-11 chiavi. L’oficleide fu usato da Spontini, Berlioz, Mendelssohn, Rossini Wagner e Verdi. Fu rimpiazzato dalla tuba, strumento dotato di maggiore sonorità. È proprio partendo dall’oficleide che Adolphe Sax, volendo realizzare un nuovo strumento che coniugasse la potenza degli strumenti di ottone con la bellezza del suono di quelli ad ancia semplice, decise di sostituirvi l’abituale imboccatura a tazza, e di ottone, con quella in legno di un clarinetto basso. Infatti Adolphe Sax, come prima denominazione, definì il suo strumento «nuovo oficleide» ovvero «oficleide a bocchino».
- Tipo
- Numero di inventario
- Casa costruttrice
- Modello
- Paese d'origine
- Matricola
- Anno di produzione
- Dimensioni
- Estensione
- Bibliografia
ophicleide in DO
144
Gautrot-Marquet
10 chiavi
Francia
senza matricola
1870(?)
Lunghezza: 97cm – diametro campana: 21cm
Db0-Ab2