FABIO SAMMARCO

Docente: Saxofono nel Conservatorio di musica “N. Piccinni” di Bari

Terminati gli studi nella prima cattedra di Saxofono sorta in Italia (1989) istituita al Conservatorio di musica di Salerno, sotto la guida di Luigi Cavallo, ha proseguito la sua formazione perfezionandosi con i migliori interpreti e didatti internazionali, quali Jean-Marie Londeix e Federico Mondelci.

Ha svolto un’intensa e frenetica attività concorsuale conseguendo oltre dieci primi premi assoluti. Avvertendo una grande negligenza nel diffuso trattamento „popolaresco/volgare? del saxofono non si è voluto conformare allo standard del concertismo saxofonistico (dei compositori francesi e del duo con Pianoforte, duo di Saxofoni, Quartetto ed Ensemble di saxofoni) e al troppo diffuso utilizzo di trascrizioni. Non ha mai suonato in concerto opere che non fossero originali promuovendo un repertorio saxofonistico, in duo con Violoncello o con Chitarra, più vicino a quelli di maggior retaggio storico. Già a partire dagli anni ‘90 stimolerà molti autori italiani per una produzione a lui dedicata: in particolare per Saxofono e Violoncello da parte di G. Clavorà Braulin, S. Pelagatti, G. Donati e per Saxofono e Quartetto d’archi da parte di A. Bellisario, E. Sallustio, D. Russo. P.Di Biase).

La volontà di liberarsi dal monopolio della scuola francese, per la composizione, lo ha portato dapprima alla ricerca di opere di autori americani e di altre nazionalità ed infine a rivolgersi alle composizioni di autori italiani.
Ha realizzato la più grande Enciclopedia al mondo dedicata al Saxofono: “saxofono italiano: la storia, i didatti e gli interpreti, gli autori e le opere del saxofono ‘classico’ in Italia”.