BOTTALI rothofono alto
Caratteristiche tecniche
corpo in ottone placcato oro satinato, aerofono a doppia ancia, discendente al Si grave ed ascendente al MIb acuto, doppia chiave di ottava, l’incisione riporta il logo “BOTTALI A. M. F. ROTH”
Indicazioni storiche
Il rothofono, anche detto saxorusofono, è stato una sorta di antagonista del saxofono. Si tratta di uno strumento che ha l’aspetto e la diteggiatura di un saxofono ma presenta una cameratura decisamente meno conica e soprattutto si tratta di un strumento a doppia ancia come l’oboe o il fagotto. Sostanzialmente è un sarrussofono costruito nella forma di saxofono: l’inventore è Ferdinando Roth (1815-1898) che lo idea verso la fine dell’800. Quando la Orsi entra i possesso dei primi prototipi*, questi strumenti vengono descritti al pubblico, nel Catalogo Generale n°48 del 1937, come “Saxorusofoni”. Il termine indica una combinazione dei principi di costruzione del saxofono con quelli sonori del sarrussofono, l’unione di due famiglie di strumenti che in passato erano stati “acerrimi avversari”. Discendente da una famiglia di costruttori di strumenti musicali Ferdinando Roth apre, nel 1838, una fabbrica di ottoni a Milano. Una fabbrica che conquista da subito una buona reputazione tanto che in poco tempo diventa fornitrice di tutte le bande militare italiane. Dopo la morte di Roth la fabbrica viene rilevata dai fratelli Bottali i quali brevettano e costruiscono il rothofono.
- Tipo
- Numero di inventario
- Casa costruttrice
- Modello
- Paese d'origine
- Matricola
- Anno di produzione
- Dimensioni
- Estensione
- Bibliografia
rothofono alto in MIb
346
BOTTALI
Italia
senza matricola
1905ca.
altezza: 58,8cm
diametro campana: 7cm
Dal Si grave al MIb acuto (D3 – G5)