A settembre apre a Maccarese un polo unico, ospiterà la collezione più grande del mondo di Attilio Berni.
E in attesa del trasloco i ladri rubano 27 strumenti di valore
Sarà il primo museo al mondo dedicato allo strumento più emblematico del novecento: il saxofono. L’Ad della Maccarese Silvio Salera ha consegnato giovedì 18 aprile al sindaco Esterino Montino le chiavi della grande sala di circa 350 mq destinata a diventare a settembre un polo di attrazione internazionale: il Museo del Sax. I locali si trovano in via dei Molini snc, angolo via Reggiani, vicino alla stazione ferroviaria di Maccarese, interamente ristrutturati dall’azienda agricola, sono stati trasformati in una sala a disposizione della comunità locale anche per spettacoli ed eventi. Ma soprattutto ospiteranno la collezione di saxofoni più importante del mondo, quella di Attilio Berni, musicista docente e collezionista straordinario. Si tratta di un patrimonio unico: 600 strumenti tra i quali ci sono pezzi d’epoca appartenuti a mostri sacri del jazz come Sonny Rollins e Rudy Wiedoeft. Un campionario infinito con strumenti da guinness dei primati, come il “soprillo”, il più piccolo sax al mondo di 32 cm fino al gigantesco “sax sub-contrabasso” di 2,90 metri. Insieme a tanti altri rarissimi pezzi come il sax tenore diritto, il C-melody, il Grafton Plastic, il sax-oboe e a saxofoni appartenuti ad Adolphe Sax, l’inventore nel 1841 del saxfono. Oltre ai 600 strumenti, la collezione è composta da giocattoli musicali: circa 300 pezzi originali dagli inizi del secolo agli anni ’50. Poi fotografie, 800 quelle d’epoca originali, dalla fine del XIX secolo agli anni ’60. Ancora accessori, centinaia di imboccature, gadget, curiosità e cataloghi, libri e documenti. Ben 2.500 pezzi originali.
“Così come a Cremona esiste il museo del violino – spiega Attilio Berni – a Maccarese ci sarà quello del sax. Contiamo di inaugurare il tutto il prossimo 6-7 settembre. Sarà un’esposizione stabile attraverso la quale dar risalto, studiare e promuovere la cultura musicale classica e jazzistica, di strumenti musicali originali. Un’importante sede che riunisca in sé le funzioni di museo, auditorium, polo di ricerca e didattico dove allestimenti espositivi e installazioni multimediali, unitamente a un grande corredo documentale, consentiranno di realizzare un percorso suggestivo e coinvolgente attraverso strumenti, emozioni, suoni e immagini”.
La location potrà essere concessa per attività culturali di pubblico interesse organizzate dal Comune. “Continua l’opera dell’Amministrazione comunale per realizzare luoghi di cultura e aggregazione, per fare diventare il nostro Comune una città sempre più attraente e ospitale”, ha commentato il vicesindaco Ezio Di Genesio Pagliuca.
Pochi giorni dopo, nella notte alla vigilia di Pasqua, il colpo di scena: alcuni ladri si sono introdotti nella sede di Torrimpietra rubando 35 saxofoni. Per fortuna un paio di giorni dopo i pezzi più preziosi sono stati recuperati dagli agenti di una volante della Questura di Roma, che hanno intercettato una delle auto usate dalla banda per trasportare il bottino. Dopo una fuga rocambolesca tra i campi e i fossi, gli agenti hanno trovato nel portabagagli 8 dei 35 saxofoni. Nemmeno un quarto del bottino, ma tutti quelli più preziosi delle leggende del passato del jazz.
“Sono stato avvisato dal Commissariato Nuovo Casilino del ritrovamento. Con immensa gratitudine ringrazio gli agenti artefici del ritrovamento. Confido pienamente nelle forze dell’ordine, Polizia e Carabinieri, per rientrare in possesso anche degli altri strumenti trafugati”, ha commentato Berni.
Ma non sarà facile, con ogni probabilità il resto è già stato portato in qualche paese dell’Est in attesa di essere venduto al miglior offerente.