WOMEN IN SAX
Un volume dedicato al lato femminile del saxofono
Venerdì 8 marzo 2024, in occasione della Giornata Internazionale della Donna e del centenario della scomparsa di Madame Elise Hall, la prima grande mecenate del saxofono, il Museo del Saxofono di Fiumicino presenta Women in Sax, un volume fotografico realizzato con il contributo del Ministero della Cultura e dedicato alle donne saxofoniste.
Un volume prestigioso che si configura come un’opera di rilievo nel campo della storia della musica, frutto del grande lavoro di acquisizione, studio e ricerca svolto sull’archivio fotografico del Museo da parte degli autori Attilio Berni ed Ermira Shurdha.
Un volume fotografico ricco di schede tecniche e di approfondimenti legati alle metamorfosi del saxofono e intrecciati con le storie personali delle esecutrici che, dalla fine dell’Ottocento, hanno imbracciato lo strumento.
Un libro di analisi che si pregia della prefazione della saxofonista Ada Rovatti, destinato a emozionare musicisti professionisti e semplici appassionati dello strumento e a suscitare lo sviluppo di nuovi studi, oltre a un più vivo e significativo interesse per la cultura degli strumenti musicali a fiato.
WOMEN IN SAX
Fino alla metà dell’800, le donne che si avvicinavano alla musica solitamente studiavano il pianoforte, l’arpa, la chitarra e soprattutto il canto. Il loro coinvolgimento con la musica, seppur secolare, quasi mai approdava a un livello professionale e, solo nella seconda metà del XIX secolo, il loro approccio cominciò lentamente a cambiare. Nei primi anni del ‘900 il pianoforte era ancora lo strumento considerato più “appropriato”, sia per le donne bianche che per quelle di colore, e solo alcune trombettiste, tromboniste e clarinettiste iniziarono a trovare lavoro in gruppi musicali familiari, nei circuiti dei vaudeville o dei Chautauqua, dei circhi e degli spettacoli in tenda. Poi arrivarono il saxofono, Madame Elise Hall e le prime incisioni di Miss Bessie Meeklens e tutto cominciò a prendere un’altra strada…
La pubblicazione di questo ricco catalogo di fotografie non vuole rappresentare una ricostruzione storico-cronologica delle figure femminili di maggior spicco che hanno imbracciato il saxofono per lottando per l’affermazione del ruolo della donna nella società. Women in Sax vuole essere una testimonianza di quel patrimonio culturale e storico costituito dall’archivio fotografico custodito dal museo e permettere una lettura diversa, più diretta ed emotiva, di quello che è stata l’identità della donna saxofonista, coinvolgendo i lettori e portandolo oltre la semplice conoscenza dei fatti. Un omaggio al “femminile sconosciuto” del saxofono, non solo jazzistico, un lungo lavoro di studio e ricerca che ha portato a ricostruire le storie delle protagoniste di un’epoca; storie riassunte in aneddoti e curiosità, di cui si sono volute tracciare anche le vicende umane.
Il “sax femminile” ha popolato il mondo artistico americano ed europeo ma non sempre è riuscito a segnare la storia con trionfi, e spesso se ne è persa la memoria. Una ragione in più per fissare sulle pagine di un libro il valore di queste protagoniste – considerate figure di secondo piano – il loro intuito, l’abilità di inserirsi in un contesto difficile, soprattutto per il predominio maschile che ha sempre prevalso la scena artistica.